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ACI ricorda Filippo Caracciolo di Castagneto

24.09.2015

Nel cinquantenario della scomparsa, l’Automobile Club d’Italia dedica un bassorilievo nella Galleria Caracciolo di via Marsala a Roma a un protagonista dell’auto dal dopoguerra, alla guida di ACI dal ‘44 al ‘65.


Il presidente ACI Angelo Sticchi Damiani, il presidente di FCA John Elkann e i discendenti di Filippo Caracciolo di Castagneto inaugurano il bassorilievo a lui dedicato

 

L’Automobile Club d’Italia ha ricordato il Principe Filippo Caracciolo di Castagneto nel cinquantenario della scomparsa. Alla cerimonia commemorativa, aperta nell’omonima Galleria sotto la sede dell’ACI a Roma con l’inaugurazione di un bassorilievo a lui dedicato da parte del presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, e del presidente di Fiat Chrysler Automobiles, John Elkann, sono intervenuti anche i discendenti della famiglia, il presidente di Sara Assicurazioni Rosario Alessi e il politico ed accademico Giorgio La Malfa. Il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Jean Todt, pur non riuscendo ad intervenire ha inviato un emozionante videomessaggio che celebra il ruolo e la lungimiranza di Caracciolo alla guida della massima organizzazione mondiale di rappresentanza dell’automobilismo.

Caracciolo di Castagneto fu nominato Commissario Straordinario dell'ACI nel 1944 e nel 1951 venne eletto Presidente, mantenendo la carica nelle successive elezioni fino all’improvviso decesso, avvenuto il 16 luglio 1965. Fu anche Presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile e vicepresidente dell'Organizzazione del Turismo e dell'Automobile, consigliere ANFIA e presidente e consigliere di numerosi altri enti, tra cui SARA Assicurazioni, e direttore della rivista sociale dell'ACI “L’Automobile” dal 1948 al 1950. Sotto la sua guida l’ACI si insediò nell’attuale sede di via Marsala 8, nel cuore della Capitale.

Filippo Caracciolo di CastagnetoFilippo Caracciolo ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'Automobile Club d’Italia. A lui è legata la rinascita del Club nel dopoguerra, nella sua connotazione moderna di federazione di Automobile Club provinciali a presidio di tutto il territorio italiano. Durante la sua lunga presidenza il Paese si trasformò, l’automobile divenne un fenomeno di massa e gli italiani scoprirono il piacere del turismo. Filippo Caracciolo interpretò attivamente questo sviluppo, indirizzandolo con spirito innovativo e improntando ogni azione dell’ACI alla tutela degli automobilisti. Con lui l’Italia intraprese per la prima volta in modo omogeneo un percorso educativo per la sicurezza stradale e questo merito gli fu riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione con la medaglia d'oro di benemerito della scuola e della cultura. Per favorire una mobilità più sicura su tutta la rete stradale, Filippo Caracciolo di Castagneto ideò e rese operativo il soccorso stradale ACI che tutt’oggi fornisce assistenza alle persone prima ancora che ai veicoli. Fu anche un entusiasta sostenitore dell'automobilismo sportivo e contribuì all’affermazione del motorismo italiano nel mondo.

"Prima di Filippo Caracciolo - ha sottolineato il presidente dell'Automobile Club d'Italia, Angelo Sticchi Damiani - l’ACI era un club elitario di sportivi, mentre grazie al suo intuito e alla sua passione oggi raccoglie oltre 1 milione di soci e tutela gli interessi di tutti gli automobilisti. Siamo tutti impegnati a continuare sulla strada da lui tracciata".

"Grazie all’ACI e al suo presidente Angelo Sticchi Damiani - ha affermato il presidente di FCA, John Elkann - la mia famiglia ha vissuto un momento molto bello ricordando il bisnonno alla guida dell’Automobile Club d’Italia per circa 20 anni. Quanto sentito oggi ha ampliato la mia percezione su questa figura straordinaria che purtroppo non ho potuto conoscere perché mancata prima della mia nascita. Pensando a ciò che ha fatto Filippo Caracciolo, vorrei soffermarmi su due punti in particolare: lo sviluppo delle automobili e il rispetto per l’ambiente. Sono felice che ancora oggi, con l’impegno mio e della mia famiglia, li abbiamo portati avanti".

"Ha inventato l’Automobile Club d’Italia che tutti oggi vediamo e conosciamo - ha sottolineato il presidente onorario dell'ACI e presidente di Sara Assicurazioni, Rosario Alessi - inaugurando il soccorso stradale, tante sedi locali dell'ACI oltre a quella nazionale a Roma, e fondando la Sara Assicurazioni".

Filippo Caracciolo di Castagneto nacque a Napoli il 4 marzo 1903. Dopo la laurea in Scienze Economiche e Commerciali, entrò nel 1934 al Ministero degli Affari Esteri, ricoprendo incarichi diplomatici in Turchia, in Svizzera e a Strasburgo. Nel 1944 fu Sottosegretario agli Interni nel secondo governo Badoglio, poi Segretario del Partito d'Azione e Segretario Generale aggiunto del Consiglio d'Europa dal 1949 al 1954. L’acume intellettuale e la grande passione lo portarono a distinguersi anche nella letteratura: nella narrativa si ricordano i suoi testi “I canti di ognuno”, “Il passaggio d'Irene”, “I trionfi” e “Il vivaio”.

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