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Pra-Motorizzazione: "Il Messaggero" analizza i rischi della riforma

25.09.2015

"Il Messaggero" di oggi – in un commento a firma del Vice Direttore Osvaldo De Paolini – entra nel merito della ventilata riforma del Pubblico Registro Automobilistico e del suo passaggio alla Motorizzazione Civile.

Dice, tra l’altro, De Paolini:

“L’ormai stantia partita sul PRA che si vorrebbe assorbito dalla Motorizzazione per portare semplificazione e risparmi a beneficio di tutti rischia di risolversi invece nel solito processo bizantino tutto italiano…”

“(…)l’idea di un’ennesima Agenzia, come viene definita nella bozza del decreto sul progetto di incorporazione del PRA che circola nei corridoi del Ministero dei Trasporti, scatena pruriti irrefrenabili”.

Sul problema “tempi e costi” De Paolini afferma:

“Del PRA si potrà dire di tutto, non certo che sia inefficiente o costoso…”
“(…)infatti nessuno si sogna di abolirlo, semmai si fa di tutto per appropriarsene…”

“Una recente indagine su dati ISTAT certifica che sono pochissimi gli uffici pubblici che in media forniscono la documentazione richiesta in 15 minuti: per il PRA è la norma.”

“(…)Anche il costo della pratica, (27euro) incide in maniera risibile sul costo totale di una transazione tipo di 350 euro. Va anche osservato che il PRA è tra i pochissimi servizi al cittadino che hanno mantenuto tariffe basse, aumentate solo una volta negli ultimi 19 anni.”

Osserva quindi il Vice Direttore :

“Viene da chiedersi per quale ragione si stia facendo di tutto per sottrarre il PRA all’ACI che, evidentemente, lo ha fin qui gestito al meglio e senza chiedere un solo euro al Tesoro”.

“(…)per chi non lo avesse capito, i circa 2.500 dipendenti del PRA ora contrattualizzati in regime privatistico finirebbero fatalmente nel grande calderone dello Stato…”

De Paolini si sofferma poi sui presunti risparmi e scrive:

“(…)ribattono alla Motorizzazione: ma con noi i cittadini risparmieranno 7 euro in
media a pratica(…) se però chiedete loro di quantificare i costi aggiuntivi della struttura il discorso si fa straordinariamente vago…”.

“(…)nessuno è in grado di garantire – a cominciare dal MEF, che dubita persino della sostenibilità dei risparmi promessi dalla Motorizzazione – che il beneficio a favore degli utenti si realizzi”.

E, a proposito della automomia finanziaria della nuova Agenzia, dice:

“(…)Verrebbe cosi azzerata la funzione calmieratrice del PRA che, sia detto per inciso, oggi si traduce per gli utenti in un risparmio medio annuale di 90 milioni di euro”…

Amara la conclusione di De Paolini:

“Gli automobilisti italiani potranno però sempre consolarsi perché finalmente
anch’essi avranno la loro bella Agenzia. Tutta per loro. La venticinquesima. O forse la trentesima. Davvero si è perso il conto”.