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A Quattroruote il presidente dell’ACI spiega i passi innovativi dell’Ente

29.09.2015

Sticchi Damiani annuncia la smaterializzazione del certificato di proprietà che dal 5 ottobre sarà elettronico.

la copertina di Quattroruote di ottobre 2015

 

Il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, ha rilasciato una lunga intervista al mensile “Quattroruote” da oggi in edicola per illustrare nel dettaglio i progetti dell’ACI per l’ammodernamento dei servizi della Pubblica Amministrazione a favore degli automobilisti.

Siamo sempre stati favorevoli alla semplificazione burocratica e allo snellimento delle procedure – afferma Sticchi Damiani sulle pagine di Quattroruote - quindi anche al dettato della nuova legge, con tutte le cautele che prevede, fino ad arrivare alla definizione di un documento unico per il veicolo, come chiesto dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Obiettivo che ACI persegue attraverso la digitalizzazione e la smaterializzazione del certificato di proprietà dal 5 ottobre, ponendoci così tra le prime pubbliche amministrazioni in grado di dare attuazione a quanto richiesto dal governo con l’agenda digitale”. 

Il progetto si chiama Semplific@uto e interesserà, a partire dal 19 ottobre le 5.500 agenzie che effettuano l’intermediazione tra il Pra e i cittadini. “Scomparirà il documento cartaceo del Certificato di Proprietà che diventerà virtuale – aggiunge Sticchi Damiani – come il contrassegno dell’assicurazione non più necessario sul parabrezza: basterà collegarsi al sito con la propria targa per visualizzarlo. Resta però immutata la funzione di attestazione della proprietà dell’auto che rimane imprescindibile, trattandosi di un bene mobile registrato”. 

La vita degli automobilisti diventa più semplice – continua il presidente dell’ACI su Quattroruote – perché c’è un documento in meno, che si rischiava di perdere e per il quale bisognava chiedere il duplicato in caso di furto o smarrimento. Quanto ai risparmi, non dimentichiamo che l’85% dei costi dei passaggi di proprietà è dovuto all’IPT e all’imposta di bollo (che diventa virtuale). Voglio ricordare che ACI non ha mai ricevuto un euro dallo Stato e ha investito solo risorse proprie sulla modernizzazione delle procedure, a vantaggio degli automobilisti”.

Attraverso Quattroruote il presidente dell’Automobile Club d’Italia sottolinea anche il ruolo della Federazione Sportiva ACI e l’impegno della massima autorità motoristica del Paese per salvaguardare il Gran Premio d’Italia di F1 a Monza

 

L’intervista si chiude con un richiamo alla campagna del Club degli automobilisti per un uso equo e corretto degli strumenti elettronici per il controllo della velocità da parte di Comuni ed enti gestori delle strade. ACI invita infatti tutti gli utenti di mobilità a comunicare alla casella segnalaci@aci.it le criticità registrate con tutor, autovelox e altri dispositivi. “Abbiamo ricevuto molte mail da parte degli automobilisti – conclude Sticchi Damiani – e stiamo esaminando un centinaio di casi che configurano possibili irregolarità. Non siamo certo contro i limiti di velocità, anzi apprezziamo il Tutor perché è uno strumento corretto, ma ci batteremo contro agguati ed abusi”.