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Rally Italia Sardegna 2016

06.06.2016

Una sfida lunga 19 prove speciali e 325 km cronometrati
Dalla prova più lunga di Monte Lerno alla più corta di Ittiri, l’itinerario attraversa il nord della Sardegna nelle province di Sassari e Olbia-Tempio
Grazie all’impegno dell’ACI, la prova sarà tra le prime manifestazioni con certificazione ambientale FIA Institute

Roma, 1 giugno 2016 - Il Rally Italia Sardegna, sesta prova del campionato del mondo rally, cambia il suo look in occasione dell’edizione 2016 in programma dal 9 al 12 giugno, coinvolgendo il nord dell’isola ed interessando le province di Sassari ed Olbia-Tempio. La corsa è organizzata da ACI Sport con la partnership della Regione Sardegna e si sviluppa in 19 prove speciali e 325 km cronometrati. Programmi e informazioni su www.rallyitaliasardegna.com.

Alghero è la location della manifestazione giunta alla 13a edizione. Le novità sono l’inedito shakedown di 3,69  km a Olmedo-Monte Baranta e le nuove speciali di Tula e Sassari-Argentiera. Tornano le prove cronometrate di Castelsardo e Tergu-Osilo. La super speciale d’apertura di 2 km del giovedì sera è all’Ittiri Arena Show, visto il successo ottenuto lo scorso anno dall’omonima prova speciale. Il parco assistenza è ad Alghero, tra le banchine del porto turistico, le “ramblas” ed il Piazzale della Pace, mentre per sala stampa, direzione di gara e quartier generale della manifestazione è stata confermata la prestigiosa location di Lu Qualté.

Dopo la superspeciale di Ittiri in programma giovedì 9 giugno alle 18, i concorrenti sono impegnati la mattina di venerdì 10 giugno con otto prove speciali (quattro ripetute due volte) ricavate nelle zone del Logudoro e dell’Anglona, per un totale di 102,86 km cronometrati. Dopo le prime due prove di Ardara-Ozieri (km 7,50) e di Tula (km 15), quest’ultima del tutto inedita e molto insidiosa, i piloti percorrono i crono di Castelsardo (km 14,02) e Tergu-Osilo (km 14,91) prima di far ritorno al parco assistenza di Alghero a metà giornata. Nel pomeriggio tornano sui tracciati del mattino e transitano nel cuore di Sassari, dove effettuano un controllo orario nella centrale piazza d’Italia alle ore 18.15, terminando la tappa in serata ad Alghero alle ore 19.

Sabato 11 giugno la seconda tappa, la più lunga e dura della gara, composta da sei speciali per un totale di 177,70 km cronometrati. Una tappa ricavata interamente nella regione del Monte Acuto che inizia con il passaggio sul crono di Monti di Alà (km 22,20) seguito da quello di Coiluna-Loelle (km 22,39) e dalla classica prova speciale di Monte Lerno, che con i suoi 44,26 km cronometrati è anche stavolta la più lunga della manifestazione. Dopo il ritorno al parco assistenza di Alghero, nel pomeriggio i concorrenti disputano un secondo passaggio sulle stesse speciali, per concludere la giornata ad Alghero alle ore 20.40.

Domenica 12 giugno è in programma la tappa finale di 42,04 km cronometrati, composta da quattro speciali: due passaggi sulla prova Cala Flumini (km 14,06) e due sulla nuova speciale di Sassari-Argentiera (km 6,96), che quest’anno sarà la nuova power stage finale e verrà trasmessa alle ore 12.00 in diretta televisiva in tutto il mondo ed in Italia su Mediaset Premium. Alle ore 13.45 il gran finale con la premiazione nel porto di Alghero.

“Grazie all’impegno dell’ACI, il Rally Italia Sardegna sarà tra i primi appuntamenti motoristici con certificazione ambientale del FIA Institute. Ciò sottolinea gli sforzi continui della federazione sportiva nazionale ed internazionale per incrementare la sostenibilità e la sicurezza delle manifestazioni sportive”. L’annuncio arriva dal presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, durante la conferenza stampa odierna di presentazione del Rally Italia Sardegna a Roma. L’obiettivo dell’Automobile Club d’Italia è quello di creare le migliori condizioni di valorizzazione sociale ed economica dello sport automobilistico, attraverso una strategia di sostenibilità condivisa e responsabile.

In collaborazione con gli organizzatori e con le autorità locali, ACI ha avviato studi per l’identificazione di eventuali rischi ambientali, definendo anche le azioni necessarie ad azzerare l’impatto della manifestazione motoristica su un territorio unico al mondo come quello dell’isola sarda.

L’Automobile Club d’Italia ha inoltre predisposto le raccomandazioni ambientali per le oltre 100.000 persone attese al Rally Italia Sardegna: una guida con i comportamenti più idonei a preservare l’ambiente e la sicurezza dei luoghi magici dove si confronteranno i protagonisti del Mondiale.