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Un trauma center per ridurre i danni causati degli incidenti stradali

01.04.2004

Lo hanno chiesto i medici del "Comitato Trauma" in una conferenza stampa nell'ambito del 7 aprile

Un Sistema di gestione unico del traumatizzato, attraverso la creazione di "Trauma Center" - centri specializzati per la cura del trauma- come esistono gia per la cura dei tumori. E' quanto hanno chiesto, con forza - alla conferenza stampa "La sicurezza stradale non è una fatalità", organizzata nell'ambito delle manifestazioni per il 7 aprile, giornata mondiale della sicurezza stradale - i Medici del Comitato Trauma, in rappresentanza delle Societa Scientifiche (Soc. It.Traumatologia della Strada, Soc. It. Chirurgia Urgenza e Trauma, Soc. It. Medicina Emergenza Urgenza, Soc. It. Neurochirurgia, Soc. It. Anestesia Rianimazione, Soc. It. Chirurgia della Mano, Soc. It Chirurgia , Soc. It. Ortopedia e traumatologia, Soc. It. Radiologia) che si prendono cura dei pazienti traumatizzati. "L'alto numero di casi trattati, infatti, -ha sottolineato Sergio Ribaldi, Coordinatore nazionale del Comitato Trauma- determina la cura migliore ed il più alto tasso di sopravvivenza ". Inoltre "il 50% delle morti per trauma cranico in Italia sono evitabili", ha aggiunto Franco Servadei, rappresentante della Societa Italiana di Neurochirurgia- "se vengono rapidamente ricoverate e trattate in Centri Specialistici". Secondo la dott.ssa Gabriella Vivino -in rappresentanza della Societa Italiana di Anestesia e Rianimazione- "Il trauma grave deve essere considerato una vera e propria "malattia", esattamente come patologie quali, infarto del miocardio, ictus, insufficienza respiratoria ecc. E' necessario, quindi, che i Trauma Center comprendano centri di terapia intensiva dedicati, con personale e strumenti idonei ed efficaci al trattamento e alla riabilitazione neuromotoria precoce". "Anche le gravi lesioni degli arti, come le amputazioni, possono ottenere risultati sicuramente oggi difficilmente raggiungibili se si seguono linee guida di trattamento consigliate e vengono inviate in Centri dedicati" - ha ricordato Enrico Margaritondo della Societa Italiana di Chirurgia della Mano. "I Medici del Comitato -ha rilevato, ancora, Ribaldi- da sempre impegnati, sia come singoli che come Società a lavorare attivamente per ridurre la mortalità, mettono a disposizione tutta la loro esperienza e le loro conoscenze specifiche, sia per migliorare la sicurezza delle strade e delle auto, che per diminuire i danni susseguenti agli incidenti. "Essi -ha sottolineato, con forza, Ubaldo Mengozzi, Presidente della Societa Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza- hanno elaborato progetti e soluzioni per salvare molte vite umane, ora tocca alla politica realizzarli". L'appello dei Medici del "Comitato Trauma" si rivolge quindi, in particolare a politici e Istituzioni, perche il tema della creazione dei "Trauma Center" e di un reale salto di qualità nella capacità di cura dei pazienti traumatizzati, trovi, finalmente, il rilievo che merita nell'agenda della politica, per concorrere a ridurre i danni morali e sociali (oltre 34 milioni di euro l'anno) che derivano dall'incidentalità stradale. L'occasione per rivolgere questo pressante invito ai politici e data da la Giornata Mondiale della Sanità del 2004 che come ha ricordato la dott.ssa Francesca Racioppi, portavoce dell' Organizzazione mondiale della Sanità, "rappresenta un'importante occasione per richiamare l'attenzione mondiale sulla tragedia evitabile degli incidenti stradali, sulla possibilità di prevenirli con strategie efficaci e multi-settoriali, sulla necessità di rafforzare l'impegno a fare della sicurezza un parametro fondamentale della mobilità e sull'urgenza di colmare il divario fra le conoscenze in materia di sicurezza stradale e la loro messa in pratica. Ci auguriamo che il 7 Aprile 2004 possa essere ricordato come l'inizio di un nuovo e più consapevole impegno nella lotta agli incidenti stradali".