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ACI e ACI Storico chiedono libero accesso ai centri storici per i veicoli con più di 40 anni

11.11.2021

Il Presidente Angelo Sticchi Damiani lancia la proposta all'Assemblea ANCI. D'accordo il Vice Presidente vicario dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Roberto Pella

Automobile Club d’Italia e ACI Storico ritengono importante che le auto storiche con almeno 40 anni di anzianità possano circolare nei centri urbani, senza necessità di ulteriori riconoscimenti da parte di chicchessia che si aggiungano alla già presente definizione e disciplina europea in materia di veicoli storici. Infatti, come è noto a tutti, è da tempo che al compimento del 30° anno di vita i veicoli entrano di diritto ed a pieno titolo nell'area della storicità.

Se a questa considerevole soglia di anzianità - già ampiamente riconosciuta e condivisa sia a livello nazionale che europeo ai fini della qualificazione dei veicoli come storici - si aggiungesse un ulteriore decennio (dal 30° al 40° anno di età del veicolo) per ragioni prudenziali di contenimento della loro numerosità, si arriverebbe a definire una categoria che non necessiterebbe di ulteriori accertamenti per poter circolare nei centri urbani. La proposta lanciata dal Presidente dell'Automobile Club d'Italia, Angelo Sticchi Damiani, ha registrato il consenso anche del Vice Presidente vicario dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, durante i lavori della 38a Assemblea dell'ANCI.  

Parlando di veicoli ultraquarantennali, si fa riferimento infatti a veicoli di età considerevole che circolano pochissimo e solo per esigenze di manutenzione o di partecipazione ad eventi o iniziative di motorismo storico, che arricchiscono l’ambiente urbano di valori culturali della nostra tradizione automobilistica. Insomma, c’è bisogno di norme più agevoli e semplici che non alimentino nuove forme di inutile ed ingiustificabile burocrazia e che rendano possibile la circolazione, già di per sé limitata e circoscritta, dei veicoli ultraquarantennali nei centri urbani.

A che serve e a chi giova appesantire queste prestigiose e bellissime signore del mondo automobilistico ed i loro appassionati proprietari, che si sobbarcano l’onere di custodirle e tramandarle come insostituibili testimonianze della nostra storia? Basta burocrazia e forche caudine! Dobbiamo aiutare il motorismo storico ed i veri appassionati a godere di questa sana passione, che fa bene alla cultura ed al territorio, anche urbano, in pieno equilibrio con il doveroso rispetto dell’ambiente. Questo risultato può essere raggiunto senza inutili appesantimenti, certificazioni o qualunque altra invenzione che complichi la vita ai cittadini.

Il vice presidente vicario dell'ANCI, Roberto Pella, ha sottolineato come basterebbe avvalersi della collaborazione istituzionale e della banca dati dell’ACI per individuare, senza alcun onere o procedura burocratica a carico dei cittadini, i veicoli con anzianità di oltre 40 anni che potrebbero essere ammessi a circolare nei centri urbani.

L’ACI potrebbe infatti fornire a costo zero e in modo automatico alle Amministrazioni locali ed ai Corpi di Polizia Locale tutti i dati necessari, anche in presenza di varchi elettronici e senza necessità di controlli a campione e, men che meno a tappeto, per individuare in modo semplice i veicoli abilitati all'accesso ed alla circolazione.