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18.03.2022
Formazione: strumento fondamentale per comprensione, accettazione e transizione verso l’uso dei CAV.
La formazione è uno dei fattori in grado di incidere in modo sostanziale sul comportamento e l’accettazione dei Veicoli Connessi e Autonomi (CAV) da parte dei conducenti.
È con questa premessa che nasce la metodologia didattica teorico-pratica definita nell’ambito del progetto PAsCAL* per le diverse categorie di conducenti: autisti alle prime armi, autisti esperti e autisti e formatori professionisti.
Un percorso di costruzione e verifica che si è concluso a fine febbraio di quest’anno con lezioni pratiche di guida a bordo di Veicoli Connessi e Autonomi nel Centro di Guida Sicura ACI Sara di Lainate, che ha visto il coinvolgimento di 91 conducenti totali di cui: 79 militari dell'Esercito Italiano (Brigata Alpina Taurinense e Comando NATO di Milano) e 12 civili.
La metodologia, infatti, composta da moduli articolati tra un approccio teorico CAV dedicato e uno più pratico che utilizza le funzionalità sviluppate nel Home Study Simulator, è stata elaborata sulla base:
- delle esperienze e delle osservazioni effettuate attraverso l'utilizzo del simulatore di guida HSS, in occasione dei test effettuati in UK da RED Driving School e in Italia da ACI Ready2GO e della revisione delle ricerche già svolte
- delle esperienze didattiche già maturate negli anni dai docenti/istruttori delle autoscuole aderenti alle reti ACI, Ready2Go (Italia) e RED (Inghilterra).
I test si sono svolti:
- in Italia, nell’estate 2021, con il coinvolgimento di 230 allievi tra le province di Modena, Savona e Lecco;
- in Inghilterra, nell'autunno 2021, con open day per 6 fine settimana rivolti a studenti e autisti esperti presso il RDS National Training Centre di Donington.
Entrambi i test hanno evidenziato che, pur essendo un elemento fondamentale della formazione, il simulatore di per sé non è sufficiente a preparare i conducenti a livelli avanzati di guida autonoma, ma è necessario che questo strumento sia integrato con la conoscenza dei sistemi elettronici di bordo e una parte pratica che permetta concretamente al conducente di sperimentarli e mettersi alla prova.
Le simulazioni virtuali e le lezioni di guida in ambiente protetto hanno permesso di confermare l’efficacia del modello composto da moduli teorici [che includono tassonomia dei livelli di guida autonoma, le prospettive legali, alcune spiegazioni di funzionalità aggiuntive dedicate disponibili sui CAV nonché principi chiave nel comportamento del conducente] e moduli pratici [che includono diversi scenari che propongono varie situazioni che si verificano in un tipico ambiente urbano così come in un ambiente autostradale in cui il processo di controllo della ripresa è importante].
Un importante strumento che potrà contribuire a supportare concretamente il delicato processo di transizione verso una modalità di guida che vedrà sempre di più il coinvolgimento dei Veicoli Connessi e Autonomi.
*PAsCAL – acronimo di “Enhance driver behaviour and Public Acceptance of Connected and Autonomous vehicLes” (Migliorare il comportamento del conducente e l'accettazione pubblica dei veicoli connessi e autonomi) – è un progetto europeo volto a sviluppare una mappa multidimensionale dell'accettazione da parte del pubblico dei livelli superiori di Veicoli Connessi e Autonomi (CAV), evidenziando eventuali criticità in materia, in particolare indagando le nuove esigenze di “autista” considerando diverse modalità e servizi di mobilità. L'obiettivo di PAsCAL è, infatti, quello di creare una “Guide2Autonomy” (G2A), un insieme di linee guida e raccomandazioni per accelerare l'evoluzione user-friendly di veicoli e sistemi di trasporto automatizzati connessi – Flyer