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ACI: Euro NCAP, cinque stelle per NIO e Toyota

10.04.2024

Tre le auto testate per nella prima prova del 2024. Massimo punteggio per NIO EL6 e Toyota C-HR. Quattro stelle per Honda CR-V in versione base.

La EL6 di NIO è un veicolo che offre una tecnologia di sostituzione delle batterie per ridurre l'ansia da autonomia. Utilizza una telecamera, un radar e un lidar per rilevare le persone che lo circondano e per evitare o ridurre gli incidenti. Il sistema di frenata automatica d'emergenza (AEB) si è comportato in modo efficace nelle collisioni contro altri veicoli e nella protezione degli utenti vulnerabili. Ottiene una valutazione complessiva di cinque stelle.

Nella Toyota C-HR, modello arrivato alla seconda generazione e dotato di maggiore tecnologia e spazio, il sistema di frenata autonoma d'emergenza si è comportato particolarmente bene, ottenendo il massimo dei voti in quasi tutti i test. Il sistema di monitoraggio del conducente (di serie) è indiretto e si basa sugli input dello sterzo e sulla posizione della corsia per rilevare gli indicatori di guida sonnolenta. Ottiene una valutazione complessiva di cinque stelle.

L'Honda CR-V 2.0 Hybrid, raggiunge una valutazione di 4 stelle con l'equipaggiamento di base e di 5 stelle se dotata del pacchetto opzionale Honda Sensing 360. L'auto è dotata di una telecamera e di un singolo radar; il pacchetto sicurezza include radar angolari per migliorare le prestazioni del sistema avanzato di assistenza alla guida (ADAS).

“Non sorprende che queste tre vetture abbiano raggiunto il massimo punteggio, anche se con il pacchetto di sicurezza opzionale, nel caso della CR-V- ha affermato Michiel van Ratingen, Segretario generale Euro NCAP. È gratificante vedere soluzioni di rilevamento avanzate, come il lidar, implementate per fornire una migliore prevenzione degli incidenti. La nostra ispezione post-incidente, che è stata una parte essenziale della valutazione della protezione in caso di incidente dal 1997, ha scoperto i punti deboli in tutti e tre i veicoli, tra i quali la scarsa attivazione degli airbag e l’effetto “submarine” degli occupanti, quando, cioè, in caso di urto si tende a scivolare al di sotto della cintura di sicurezza. I produttori dovrebbero prestare maggiore attenzione a non trascurare gli aspetti fondamentali nella loro ricerca di soluzioni sofisticate”.