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Oltre 800 automobilisti muoiono ogni anno in Italia per distrazione, sonnolenza e difficoltà di concentrazione alla guida. Molte di queste cause sono indotte dalla Sindrome delle apnee nel sonno (OSAS), caratterizzata da frequenti episodi di ostruzione delle vie respiratorie durante il sonno che compromettono il riposo a scapito della capacità di attenzione durante la giornata. Ne sono affetti 1.600.000 italiani, ma solo il 10% di questi lo sa e si cura in modo appropriato. Gli automobilisti che soffrono di questa sindrome corrono un rischio fino a 7 volte maggiore di provocare un incidente stradale.
L'OSAS si cura con un dispositivo simile all'aerosol che garantisce una pressione continua nelle vie aeree in grado di eliminare le apnee e migliorare il riposo notturno. Per essere curata deve però essere prima individuata con accertamenti ai quali ci si deve sottoporre spontaneamente: eventuali approcci coercitivi, soprattutto nella segnalazione della patologia all'autorità competente al rilascio e al rinnovo della patente di guida, allontanerebbero il paziente dalle strutture di diagnosi e di cura.
A tal fine l'Automobile Club d'Italia sollecita istituzioni e autorità a:
studiare una campagna di informazione e prevenzione che favorisca il coinvolgimento spontaneo degli utenti, finalizzata all'accertamento e alla cura delle patologie.
definire tempi certi e brevi tra la diagnosi e il trattamento, che corrispondano a un periodo di sospensione dalla guida. Per gli autisti professionisti andranno poi attivati gli opportuni ammortizzatori sociali.
prevedere una componente sanzionatoria solo per chi nasconde la patologia già accertata da una struttura sanitaria.
Evitare iniziative locali disgiunte da un piano nazionale, che creerebbero discriminazioni sociali e comprometterebbero l'efficacia dell'intero sistema.