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L’ACI dal 2011 è impegnato nella diffusione, presso le proprie Strutture periferiche, della procedura europea CAF External Feedback dedicata alle Amministrazioni che utilizzano in modo efficace il modello CAF (Effective CAF User). Questa procedura è stata avviata in Italia dal Dipartimento della Funzione Pubblica con l'intento di diffondere nel comparto pubblico nazionale il modello europeo di eccellenza CAF (Common Assessment Framework – Griglia comune di valutazione). Tale modello si fonda sul principio che risultati eccellenti di performance - rispetto ai cittadini/clienti, alla società, al personale - si ottengano solo attraverso una leadership capace di presidiare specifici aspetti organizzativi, quali la pianificazione strategica e operativa, le partnership, la gestione del personale, delle risorse e dei processi.
Il CAF è uno strumento di Total Quality Management ispirato al modello EFQM (European Foundation Quality Management) ed è una metodologia di valutazione e miglioramento organizzativo condivisa dagli Stati dell’Unione Europea.
Le principali fasi della procedura sono:
La procedura si conclude con una site visit (visita sul posto) da parte dei valutatori della Funzione Pubblica finalizzata a verificare come l’organizzazione ha avviato l’autovalutazione e il miglioramento in attuazione del modello.
Se la valutazione si conclude con esito positivo le Amministrazioni ottengono l'attestazione europea di “Effective CAF User” che ha validità biennale.
Per maggiori informazioni sul modello CAF, si può consultare il sito www.qualitapa.gov.it
Le Strutture ACI che nel corso di questi anni hanno adottato il modello CAF ed hanno completato il percorso candidandosi alla procedura CEF con l’esito positivo ed ottenendo il riconoscimento di organizzazioni “Effective CAF User” sono ad oggi:
2012
2013
2014
2015
2017
2018
2019
2020
2021
Nel corso degli anni l'esperienza dell'Ente in materia CAF si è sviluppata anche attraverso applicazioni particolari del modello, come quelle realizzate dalla DT Salerno con le Unità Territoriali di Avellino, Caserta, Campobasso, Isernia e dalla DT L’Aquila con le Unità Territoriali di Chieti, Pescara e Teramo.
Applicazioni caratterizzate dalla realizzazione di un piano di miglioramento unico, comprendente i progetti avviati dalle Direzioni Territoriali e dalle Unità Territoriali di riferimento, con il preciso scopo di produrre risultati soddisfacenti rispetto al complessivo ambito territoriale.
La sperimentazione nella Federazione ACI del piano di miglioramento unico fra Strutture periferiche impegnate sul CAF è proseguita coinvolgendo anche AC e UT del medesimo territorio. In particolare, ad oggi, l’esperienza ha coinvolto l'AC Brindisi e l'UT di riferimento, anch'essi impegnati nella progettazione e creazione di un progetto di rilevanza sociale.
Nell’ambito delle iniziative di diffusione e valorizzazione del modello CAF organizzate dalla Funzione Pubblica, l'ACI è stato chiamato a partecipare ad incontri con altre pubbliche amministrazioni europee aventi ad oggetto le esperienze maturate dall’Ente come Amministrazione che utilizza da tempo lo stesso modello e che negli anni ha conseguito i riconoscimenti precedentemente descritti.
In particolare, presso la sede dell'Ente si sono svolti dal 2014 una serie di incontri, coordinati dalla Funzione Pubblica, con organizzazioni pubbliche europee interessate all'applicazione del CAF in ACI quali: rappresentanze di Malta, della Macedonia, della Romania. Gli incontri si sono dimostrati un'occasione per condividere con altre PA impegnate nel percorso CAF i risultati raggiunti e le lezioni apprese secondo logiche di benchlearning.
In questo contesto, rappresenta inoltre un importante traguardo la partecipazione dell’ACI al VII Evento Europeo CAF “Improvement Identification, Prioritisation and Implementation“ (Bratislava, 29 e 30 novembre 2016): una giuria europea, composta da esperti CAF del Governo Slovacco, Centro Europeo Risorse CAF, EIPA (European Institute of Public Administration) e del Dipartimento della Funzione Pubblica, su 44 casi presentati dalle PA dei 28 paesi UE ha scelto come best practice quella dell'Unità Territoriale di Savona, finalizzata ad ottimizzare i tempi di attesa al front office. Con questa buona pratica l'Ente ha rappresentato l'Italia all'evento europeo CAF.